Nessun commento

- Molte delle proposte riferite al camminare, si possono eseguire anche correndo.
- Un ottimo modo per sviluppare lo schema motorio del correre, e non solo, sono i giochi popolari, poco conosciuti e praticati dai bambini d’oggi. Alcuni esempi: nascondino (richiede un luogo ricco di anfratti), ruba bandiera, gioco delle sedie, etc.
- Gli adulti possono raccontare come giocavano o attingere idee dai numerosi libri disponibili in commercio, spiegare le regole ed organizzare i giochi, soprattutto le prime volte e con i più piccoli. I bambini, in seguito, saranno in grado di organizzarsi da soli ed adattare le regole allo spazio disponibile, alle capacità dei partecipanti ed avranno degli strumenti per giocare in modo dinamico mettendo in campo anche le capacità socio-relazionali.
- L’impegno motorio e lo sviluppo di abilità e strategie nei giochi tradizionali sono elevati. Se consideriamo ad esempio la corsa come aspetto motorio, si può notare l’elevata variabilità delle situazioni:
- correre per prendere un compagno in movimento
- schivare
- accelerare o rallentare
- fintare e cambiare direzione
- prevedere come si muoveranno i compagni di gioco e agire di conseguenza.
Tale impegno si traduce in continue elaborazioni che mettono in gioco il sistema nervoso centrale ed i processi d’apprendimento motorio.
L’affinarsi del controllo motorio permette al bambino di differenziare il cammino inserendo la fase di volo e corsa, anche se fino ai 5-6 anni questo schema è limitato da fattori di tipo meccanico e neurologico che rendono l’andatura poco armoniosa e scarsamente economica, caratterizzata da sbandamenti laterali e passi irregolari, molto frequenti e poco ampi.
I bambini non hanno un controllo consapevole della spesa energetica e di conseguenza non possiedono la capacità di gestire le loro energie a causa del fisiologico agonismo tipico di quest’età.