Rotolare e strisciare

Esercizi e giochi

Precede la comparsa del cammino e rappresenta la prima manifestazione motoria nello spazio; poi, con la conquista della stazione eretta, il rotolare e lo strisciare sono accantonati e “sensorialmente dimenticati”, se non specificatamente stimolati dall’adulto.

Dopo i 3 anni rappresentano schemi poco usuali e, per quanto riguarda il rotolamento (ad esempio la capovolta), possono essere fonte di paure perché attivano l’apparato vestibolare che ha il compito di fornire informazioni sulle accelerazioni lineari del capo, in modo da stabilire la sua posizione nello spazio.


Alcuni consigli pratici

  • Strisciare sotto un ostacolo come ad esempio un tavolino basso, una sedia, le gambe divaricate di un adulto (passare sotto il tunnel) in posizione prona (a pancia in giù) o supina (a pancia in su).
  • Strisciare mimando un serpente o per non farsi vedere mentre si gioca a nascondino in casa.
  • Ruotare su se stessi distesi a terra mimando un tronco che rotola o un mattarello, o in piedi mimando un frullatore (rotazione attorno all’asse longitudinale).
  • Capovolta avanti e capovolta indietro (rotazione attorno all’asse trasversale); l’adulto deve insegnare al bambino ad appoggiare correttamente a terra la nuca e non la sommità della testa per non danneggiare il collo; per facilitare l’apprendimento far eseguire il gesto su un piano inclinato.
  • Ruota (rotazione attorno all’asse sagittale). Per facilitare l’acquisizione: far eseguire la “carriola” (tenere il bambino per i piedi e farlo avanzare in appoggio sulle mani); su un tronco disteso a terra porre il bambino di fianco, fargli appoggiare le mani al tronco e chiedergli di valicarlo con entrambe le gambe.