Attività fisica: 10 parole chiave

  • Autonomia: è necessario che il vostro bambino faccia tutta l’attività che vuole fare!
    In pratica: da un’ora fino a diverse ore al giorno da dedicare all’attività fisica o al gioco spontaneo “non organizzato”, cioè a scelta del bambino.
  • Libertà: lasciate che si muova, si arrampichi, corra, salti. In casa e fuori casa.
    In pratica: concedete massimo due ore al giorno di televisione, videogiochi, etc. possibilmente rivolte a programmi educativi. Da evitare del tutto la televisione prima dei 2 anni.
  • Avventura: non impedite ai vostri figli di fare nuove conquiste e di mettersi alla prova costantemente, basterà sorvegliarli perché non si mettano in situazioni pericolose per lui e per chi gli sta intorno.
    In pratica: ricordate che è meglio non indugiare in attività sedentarie più di un’ora consecutiva al giorno.
  • Rischi: nella frenesia del gioco e del movimento si deve tener conto che a volte si può anche cadere, magari sbucciandosi un ginocchio, ma la troppa sedentarietà e un corpo impacciato lasciano segni e disagi psicologici molto più duraturi e talvolta più gravi. Non fatevi scoraggiare dalla paura che vostro figlio si faccia male.
    In pratica: sia in casa sia all’aperto, se siete insieme ad altri genitori potete supervisionare a turno il gioco dei vostri figli.
  • Buon esempio: durante la giornata muovetevi anche voi insieme al vostro bambino e quando potete proponete voi stessi qualche attività.
    In pratica: almeno un’ora di gioco attivo o una attività fisica “organizzata” dai grandi (può essere quella che il bambino già svolge durante le ore di scuola materna, ma può essere un’occasione per giocare insieme e muoversi)”, con l’obiettivo di allenare specifiche abilità.
  • Il divertimento dovrebbe essere lo scopo principale del gioco nei bambini in età prescolare: è importante dunque che sia privo di competizione.
  • Socialità: i bambini dell’età del vostro hanno bisogno di molte occasioni per giocare insieme ai loro coetanei. Comunque, evitate competizioni e confronti con altri bambini e fate attenzione che tutti abbiano la possibilità di giocare e che le pause dal gioco siano brevi.
  • Gradualità: proponete attività adatte al livello di crescita e di sviluppo del vostro bambino.
    In pratica: ad esempio il vostro bambino potrà imparare a far rimbalzare una palla solo dopo che sarà diventato più sicuro nei movimenti e avrà imparato a lanciare e riprendere la palla.
  • Ognuno ha i suoi tempi: ciascun bambino acquisisce una maggiore confidenza con il suo corpo e con le sue capacità con un suo ritmo unico e diverso da tutti gli altri bambini. Quando proponete qualsiasi attività focalizzatevi sull’importanza dello specifico compito che chiedete al bambino anziché sul risultato
    In pratica, è meglio dire: “fai rimbalzare una palla” o “prova a calciare la palla”. Mentre è meno importante dire: “fai entrare la palla nel canestro” o “tira la palla e centra la porta: fai il goal”.
  • Incoraggiate i vostri bambini: date consigli se i bambini ne hanno bisogno, incoraggiateli anche voi a divertirsi e lasciateli esprimere la loro gioia.